La bagna cauda

La bagna cauda

Non si può visitare il Piemonte senza sentire nominare almeno una volta la bagna cauda. Ricetta antichissima, la cui origine si perde nella notte dei tempi, riesce a unire e fondere diverse tradizioni culturali. Ingredienti essenziali sono infatti le acciughe e l’olio extra vergine di oliva, alimenti rari e preziosi in Piemonte.  Furono i mercanti astigiani a conoscere questo piatto durante i viaggi in Provenza e a introdurlo nelle loro terre natie  apportando varie modifiche. Ad accompagnare la bagna cauda sono infatti gli ortaggi tipici dell’alimentazione contadina dal cardo gobbo alle barbabietole lessate, dai tapinambour ai peperoni arrostiti.

Ma come si serve la bagna cauda? Tipica è la grande pirofila di cottura o le ciotoline singole di terracotta con un fornello acceso nella parte sottostante per mantenere in modo costante il calore. All’interno della ciotola si potranno intingere le verdure, una alla volta, in modo da apprezzarne il gusto.

Esiste poi una variante della famosa bagna cauda legata alla canonica di Santa Maria di Vezzolano (provincia di Asti) conosciuta come la bagna cauda dell’abate. La particolarità è data dall’assenza d’aglio sostituito da una specie di peperoncino (una variante locale presente nei boschi della zona).

Se anche voi volete assaggiare questo famoso piatto piemontese potete provarlo nei numerosi ristoranti tipici oppure partecipare al Bagna Cauda Day (http://www.bagnacaudaday.it/joomla/). Un modo per scoprire storia, tradizioni locali e assaporare il piacere di “stare insieme”!

Per la ricetta originale:

http://www.regione.piemonte.it/archivio/internazionale/ris_online/s_tecniche/dwd/Educational%20-%20Turismo%20Ottobre/cartella%20stampa/italiano/07bagnacaoda.pdf

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